Simbologia dei Numeri: l’OTTO
Parlando del numero 7 come “arresto” e “piccola morte” abbiamo fatto riferimento a dei passaggi evolutivi nella vita dell’uomo. Anche il numero 8 ha una connotazione di “passaggio”, solo che mentre nel 7 c’è un fermarsi per ricominciare, nel numero 8 c’è l’idea di trovarsi di fronte ad un ostacolo.
Il numero 8 in ebraico corrisponde alla lettera het, la nostra H, anticamente rappresentata con un simbolo che assomiglia molto al diesis o cancelletto # . In effetti il cancelletto è un piccolo cancello, e la lettera het / H / 8 rappresentava uno steccato. Anche il termine diesis significa “stacco, passaggio, trasmissione”.
Per quanto ci sia un elemento di similitudine fra il 7 e l’ 8, in realtà per altro verso essi appaiono opposti:
- il 7 è un riconoscimento di un limite, la necessità di fermarsi per poi ricominciare. E’ un finale temporaneo che prelude a un nuovo inizio. In questo senso è collegato a una dimensione temporale: la fine di un periodo (es. la settimana).
- l’ 8 è l’ostacolo (steccato) che si pone davanti al nostro cammino, è una prova… è un test che dobbiamo superare, non per ricominciare ma per continuare a procedere! In questo senso si collega a una dimensione spaziale: un “posto di blocco” nel mezzo del cammino
Il numero 8 è due volte 4, ossia due volte un limite: dal punto di vista mitologico, corrisponde ai “due guardiani della porta”, ossia a tutti quei personaggi mitologici che, in coppia, impediscono all’eroe il superamento di una prova.
Questi personaggi, spesso mostruosi, rappresentano il pericolo e il senso di terrore che genera il superamento di una prova, che anche in questo caso è il superamento della dualità.
Infatti il numero 8 in qualità di steccato si può associare all’idea di serpente come guardiano della Conoscenza (cfr la simbologia del serpente), come ci ricorda A. De Souzenelle: nella Bibbia il serpente è definito come “il piu saggio dei viventi del campo”, ma il termine “viventi”, hayyat, si può anche leggere het, quindi il serpente è “il più saggio degli steccati del campo”, l’ostacolo per eccellenza, colui che determina il passaggio tra Coscienza e Conoscenza, tra Paradiso Terrestre e Realtà manifesta.
Quale esempio di steccato più calzante, dunque, di quello del peccato originale? E’ attraverso quel test, quella prova che si determina se l’uomo può superare il passaggio dalla dualità all’unità: attraverso la mela Adamo cerca di ottenere la Coscienza che è Una, ma l’Albero del Bene e del Male può solo dare accesso alla dualità, e quindi alla Conoscenza; ancora una volta si richiama l’idea che non si può avere Coscienza, si può solo ESSERE Coscienza.
Il termine “peccare”, inoltre, significa etimologicamente mancare, fallire. Dall’ebraico è “mancare l’obiettivo”. Questo, di nuovo, accomuna il 7 e l’ 8: il primo è la freccia che colpisce il bersaglio, lo ferisce e ne determina l’arresto (nel tempo); il secondo è l’ostacolo che può impedire che l’obiettivo venga raggiunto (nello spazio).
Per chi si occupa di Medicina Cinese, può essere più chiaro a questo punto quello che i testi classici dicono sui “cicli del 7 e dell’ 8” (So Wen cap.1): il Jing dell’uomo scorre in cicli di 8 anni e quello della donna in cicli di 7 anni. Ossia i passaggi dell’invecchiamento dell’uomo e della donna, i loro stadi evolutivi, seguono ritmi annuali differenti (ad esempio la menopausa si trova nel settimo ciclo femminile : 7×7= 49 anni).
Risulta evidente per chi mastica qualcosa di filosofia cinese che l’uomo, yang, è ragionevolmente collegato all’ 8 (numero yin) in quanto ostacolo spaziale: l’uomo deve superare degli steccati; all’opposto la donna, yin, è collegata al 7 (numero yang): la donna deve superare dei periodi, attraverso piccole morti e rinascite.
Sempre nell’ambito della Medicina Cinese, mentre il 7 è collegato ai 7 sentimenti o ferite (come abbiamo detto), il numero 8 si associa ai Ba Gua, le otto direzioni (spaziali) e gli otto meridiani straordinari. Ricordiamo che ad ogni meridiano straordinario rappresenta una tappa nella costruzione dell’individuo, un mattone della casa costituita dal corpo umano, al contempo contenitore (dello spirito) e gabbia, limite, steccato da superare.
Possiamo vedere “all’opera” il numero 8 anche in altri contesti:
- I battisteri hanno forma ottagonale: nel battistero avviene il passaggio sacro del “ritorno alle acque”, ossia il ritorno all’origine, il primo dei 7 sacramenti. Il battesimo ci ricorda che è essenziale Discendere prima di poter Ascendere (cfr. la “caduta” dopo il peccato originale)
- Sono 8 le vie di redenzione nella religione buddista (retta opinione, retta intenzione, retta parola, retta azione, retta condotta, retto sforzo, retta presenza mentale, e retta meditazione)
- Nel gergo comune, l’espressione “quattro e quattr’otto” indica un’azione svolta rapidamente, con facilità e senza ostacoli