I 6 livelli energetici
NominaOmina
Trascrizione della video lezione del 23/04/2020
a cura di Luana Micaela Babusci
Per quanto riguarda il discorso sui Meridiani, dei quali stiamo seguendo il percorso giornaliero, ordinario, (quindi a partire dal polmone, poi grosso intestino e così via), vi sono altre sequenze che non partono dal polmone, come quella che parte dal meridiano di vescica biliare, secondo una visione numerologica, come quella adottata da Maurizio Corradin.
I 6 livelli rientrano in questo discorso delle sequenze, (slide del percorso che Qi compie nei meridiani nelle 24h. I colori indicano la sequenza secondo i 5 movimenti -metallo, terra, fuoco, acqua, legno – e a destra e a sinistra avete il nome dei livelli energetici). Il nome stesso di ciascun meridiano ci indica il livello a cui fa riferimento (ad esempio polmone è Shou Tai yin, quindi Tai yin è il suo livello energetico).
La sequenza parte da Shou Tai yin, che è il meridiano di polmone, e prosegue con Shou Yang ming, meridiano di grosso intestino. Nella sequenza oraria, quindi, cominciamo con un Tai yin, poi Yang ming con grosso intestino e ancora con stomaco, poi di nuovo Tai yin con milza. Nella sequenza oraria, dunque, i livelli sono rispettati solo per i visceri, cioè abbiamo visceri dello stesso livello energetico in sequenza: grosso intestino e stomaco che fanno il livello Yang ming; piccolo intestino e vescica che fanno il Tai yang; triplice riscaldatore e vescica biliare che fanno lo Shao yang.
Per gli organi: polmone e milza fanno il Tai yin; cuore e rene lo Shao yin; pericardio e fegato lo Jue yin.
Cercheremo di chiarire cosa sono questi livelli energetici e cosa rappresentano.
Abbiamo 3 livelli nello Yang e 3 nello Yin e questo ha molto a che fare col concetto delle progressioni, che ricorre molto nei classici. In realtà la progressione dei livelli non è proprio sempre la stessa, e ad ogni progressione corrisponde una diversa visione della fisiopatologia della Medicina cinese.
Spesso, nella Medicina Tradizionale Cinese o quando di parla delle sindromi, dei livelli o secondo alcuni approcci particolari, la sequenza è rappresentata come Tai yang, Shao yang, Yang ming, Tai yin, Shao yin, Jue yin, quindi 3 livelli dello Yang e 3 dello Yin. (Slide 6 livelli nell’uso più comune). Questa è una delle sequenze possibili, secondo quello che si usa nelle sindromi in Medicina Tradizionale Cinese, secondo i meridiani tendino muscolari (MTM) quando si fa riferimento all’attacco di un fattore patogeno esterno verso questi meridiani, quindi da un livello più superficiale ad uno via via più profondo.
Non vi parlerò delle sindromi perché non le uso in clinica, ma lo faccio soltanto per dirvi che si usa spesso questa sequenza. Tuttavia, se andiamo a vedere i classici, vediamo che nel Su Wen la sequenza è Tai yang, Shao yang, Yang ming, Tai yin, Jue yin, Shao yin.
In un altro classico, lo Shang Han Lun, che riprende il concetto dei 6 livelli del Su Wen, la sequenza è ancora diversa: Tai yang, Yang ming, Shao yang, Tai yin, Shao yin, Jue yin.
A chi dare ragione? Come spesso accade in Medicina Cinese, nessuno ha ragione e tutti ce l’hanno, si fa un discorso di relatività con cui possiamo interpretare le cose. Sappiamo che questi aspetti energetici sono 6 e che la loro disposizione riflette quella che è la visione della fisiopatologia, cioè di come funzionano fisiologicamente e di come si comportano nella patologia questi livelli energetici, a seconda del periodo storico di riferimento. Per cui ogni Classico, ogni scuola, ogni periodo storico, dà un’importanza diversa alla sequenza dei livelli e alla loro disposizione.
Per capire come questo avviene, dobbiamo vedere cosa rappresenta il singolo livello e come questo si inserisce nella sequenza.
TAI YANG
Meridiani di Piccolo intestino (Shou Tai yang) e Vescica (Zu Tai yang)
Questi meridiani decorrono nella parte posteriore del corpo, quindi degli arti superiori, schiena, testa (vescica anche anteriormente), dorso e arti inferiori.
“Tai” vuol dire grande, adulto, manifesto, quindi questo livello rappresenta una grande apertura nello Yang, il massimo dello Yang, lo Yang più esteso, più sviluppato, più ampio, infatti copre anche un’ampia superficie, se vogliamo. La parte più Yang del corpo è l’esterno ecco perché tutto comincia in qualche modo nei livelli col Tai yang.
Dobbiamo immaginare che questi livelli riflettano in qualche modo l’idea anche di superficie e profondità, perché lo Yang è più superficiale e lo Yin più profondo, per cui, quando parliamo di livelli nel corpo, parliamo anche di ciò che è più superficiale e ciò che è più profondo.
Quindi si può iniziare ad immaginare perché possiamo avere una diversa organizzazione di questi livelli: se abbiamo una cipolla e la sfogliamo foglia a foglia, e pensiamo ad ogni foglia come ad un livello, abbiamo il livello Tai Yang che è la prima foglia e poi andremo più in profondità. Immaginando di essere noi quella cipolla, in caso di attacco di un patogeno, può darsi che questo non segua necessariamente il percorso fatto foglia a foglia che abbiamo fatto noi, ma potrebbe seguire un percorso diverso, o, viceversa, questi stessi livelli energetici potrebbero rispondere al patogeno non secondo la sequenza in cui sono distribuiti anatomicamente. Questo rende conto del perché non tutti li interpretino nella stessa sequenza.
Tornando al Tai yang, se immaginiamo di tirare questi meridiani che stanno sulla schiena e sugli arti superiori, faremmo un movimento di massima apertura, con la testa che va all’indietro, gli arti superiori che si allargano verso dietro e gli arti inferiori che vanno in iperestensione. Avremo quindi una postura di massima apertura verso l’alto, di ascensione del corpo e questo si associa con quello che la Scuola francese dà come significato simbolico al livello Tai yang. Il corpo quindi si aprirà ed andrà in estensione. Il livello è quello più superficiale.
L’aspetto simbolico collegato al Tai Yang è quindi l’apertura del nostro interno, del nostro microcosmo con l’esterno ma in particolare con l’alto, col cielo, il massimo Yang, dato che Shen è lo Yang che per primo è arrivato nel nostro corpo. Tai Yang è quindi la comunicazione dell’uomo con il cielo. In questo senso i francesi associano il livello Tai yang al concetto simbolico del padre e della regola: le regole vengono solitamente dall’alto, perché vengono imposte, è il cielo che manda le regole verso la terra, così come il padre di famiglia che dovrebbe dare la regola, che dovrebbe essere in qualche modo per il figlio la rappresentazione dell’esempio da seguire, in discendenza (come nella visione confuciana).
Dal punto di vista psicologico, Tai yang è collegato all’apertura, al fare, al contatto con l’esterno, all’andare avanti, similmente agli aspetti che, per quanto riguarda i Meridiani straordinari, ha a che fare con il Du mai, e infatti il meridiano di Vescica è il meridiano Tai Yang più vicino al Du mai.
Quindi: Tai yang,la regola, padre, collegamento con l’alto, verticalità, apertura verso l’alto.
SHAO YANG
Meridiani Triplice Riscaldatore (Shou Shao Yang) e Vescica biliare (Zu Shao Yang)
Shao yang è spesso definito “livello cerniera”. Quindi, se Tai yang è in superficie, Shao yang è più in profondità ed è l’intermedio dei 3 livelli Yang, solitamente viene posto in mezzo. Se Yang è movimento, Shao yang è la direzione verso cui facciamo quel movimento. D’altra parte quando facciamo una scelta per muoverci e prendiamo una direzione, dobbiamo girarci verso quella direzione e lo facciamo con i lati del corpo. Shao yang si trova quindi sul lato del corpo.
Il meridiano di Vescica biliare scorre lateralmente e decide la direzione dei nostri movimenti, ma anche il Triplice riscaldatore (San Jiao) è Shao yang e anche lui è un decisore perché, così come Vescica biliare lo è dei movimenti esterni, delle decisioni che prendiamo nella nostra vita, San Jiao è un grande meccanismo di regolazione dei nostri movimenti interni, come un ideale alambicco da cui si ottiene l’elisir tramite successive distillazioni, così il triplice riscaldatore regola quelle che sono le distillazioni interne che determinano i passaggi alchemici fra i 3 Tesori (da Jing a Qi a Shen). Inoltre, il Triplice riscaldatore ha a che fare con le decisioni che riguardano noi stessi: chi essere, che personalità vogliamo avere in questa vita.
Come concetto simbolico associato allo Shao yang, avremo l’idea della cerniera, delle decisioni, del cambiare direzione. Lo Shao Yang è il “piccolo” dello Yang, il “giovane”, quello che cambia direzione più facilmente.
Quindi le parole chiave sono: cerniera, perno, regolatore della circolazione, dei movimenti, decisore, scelte.
YANG MING
Meridiani Grosso intestino (Shou Yang Ming) e Stomaco (Zu Yang Ming)
Rappresenta l’ultimo livello Yang, quello più vicino allo Yin. E’ l’idea dello Yang terminale, abbiamo quindi sempre un inizio, uno sviluppo e una fine. Ha a che fare con la luce, con ming si intende sia la luce del sole, sia quella della luna, due luci insieme, quindi questo Yang estremo, come disse Carlo Di Stanislao, ricorda la luce di una lampadina ad incandescenza che sta per spegnersi, che fa l’ultima fiammata, con una luce molto intensa, prima di esaurirsi, entrando nello Yin. E’ un livello con tanta energia e tanto sangue, molto ricco, ma non si deve abusare di questa energia altrimenti poi si esaurisce.
Stomaco rappresenta un’eccezione per le zone dei meridiani perché quelle Yang sono: la zona posteriore del corpo e le parti laterali, quelle esposte; mentre le zone laterali nascoste e le anteriori sono Yin. Quindi stomaco decorre nella zona Yin, pur essendo un meridiano Yang e grosso intestino è un po’ al confine, espressione questa proprio del fatto che sono Yang ming, più vicini allo Yin.
Sono peraltro entrambi i visceri più a contatto con l’esterno, quindi sono proprio il confine tra zone Yang e zone Yin.
In senso simbolico, così come Tai yang è l’apertura verso l’alto, Yang ming è l’apertura verso l’interno, come lo Yang entra all’interno del corpo, come la luce entra nel corpo, cioè attraverso il tubo digerente, un po’ come succede in Medicina con l’endoscopio, che entra dall’alto o dal basso permettendo alla luce di entrare nelle nostre cavità e le cavità principali del nostro corpo fanno capo al tratto gastrointestinale. I due visceri più vicini allo Yin sono proprio all’inizio e alla fine di questo tratto gastrointestinale.
La Scuola francese associa allo Yang ming anche l’idea del protettore, del livello che protegge perché in qualche modo è l’ultima linea di difesa. La nostra energia difensiva, Weiqi, è un tipo di energia abbastanza Yang, quindi l’ultima linea dello Yang è Yang ming, per cui il protettore è un livello con tanta energia e tanto sangue, capace di fare l’ultima barriera prima che un eventuale patogeno che vuole approfondirsi arrivi allo Yin, alla zona in cui tendenzialmente conserviamo, non portiamo fuori.
Quindi Yang ming: protettore, portare la luce verso l’interno, entrare dentro di sé, chiusura (fare scudo per proteggere, i meridiani Yang ming, se tirati, ci fanno chiudere a bozzolo), arresto, il legame che tiene unito l’organismo.
Come dice Jeffrey Yuen dei 3 livelli, se pensiamo ad un percorso, Tai yang è l’inizio della camminata, Shao Yang è quando abbiamo appoggiato il piede e decidiamo dove andare, lo Yang ming è quando abbiamo fatto il passo e ci siamo fermati. Questo avrà a che fare anche con l’interpretazione dei meridiani tendino-muscolari che hanno a che fare col movimento, la cui parte iniziale è Tai yang, l’intermedia Shao yang e la finale Yang ming.
TAI YIN
Meridiani di milza e di polmone
Decorrono entrambi nella zona Yin. Siamo nel grande Yin. Se la dinamica Tai yang sarà quella di andare verso l’alto, Tai yin andrà verso la terra, è l’apertura dello Yin verso la terra e la terra siamo noi. Mentre il Tai Yang è l’accoglienza a livello verticale, il Tai yin è l’accoglienza orizzontale, della terra. E’ lo Yin che accoglie lo Yang, che va verso lo Yang. Il meridiano di milza, infatti accoglie lo Yin, il cibo, e ,lo trasforma in Yang, in energia.
In tutte le rappresentazioni delle sequenze dei livelli energetici, vediamo che Tai yin è sempre il primo livello degli Yin e quindi anche questo è il passaggio tra Yang e Yin e viceversa.
Il polmone, accoglie lo Yang, i soffi, il soffio che viene dal cielo ed è un’altra fonte di energia per il corpo.
Milza e polmone quindi sono le due fonti di energia post-natale, l’energia della nostra costituzione, che ricaviamo dunque dalla respirazione e dagli alimenti.
Secondo la Scuola francese, è la madre che ci nutre dopo la nascita, quindi Tai yin è associato all’idea di madre, la madre che accoglie e nutre.
SHAO YIN
Meridiani di cuore (Shou Shao yin) e rene (Zu Shao yin)
Torna il concetto di “piccolo, giovane”, in questo caso piccolo Yin e se vogliamo, nello Yin, ciò che è piccolo e raccolto è l’aspetto Yin più autentico. Yin infatti si contrae, si raccoglie, in modo complementare a Yang, che invece si espande. Yin è compatto, quindi Shao yin è un po’ l’essenza dello Yin e qui infatti troviamo l’asse cuore-rene, molto centrale nel decorso dei meridiani, in particolare il rene, perché il cuore decorre sul lato ulnare dell’arto superiore. Shao yin è lo Yin più strutturale, più autentico, la struttura portante del corpo.
Nelle varie disposizioni dei livelli, a volte è intermedio, a volte è alla fine. In ogni caso, ciò che ci interessa sapere è che se l’intermedio dello Yang è ciò che fa da cerniera, da passaggio da una parte all’altra, l’intermedio dello Yin è ciò che fa da struttura, che sta in mezzo, quindi Shao yin è la struttura portante, l’asse dell’organismo, come la colonna vertebrale fa da struttura al corpo. L’asse tra cuore e rene è proprio un asse verticale interno, con il cuore al centro del petto e i reni che simbolicamente costituiscono il centro del bacino in qualche modo.
Cuore e rene sono responsabili di Shen e Jing e quindi sono l’asse energetico del corpo, che va, anche in senso alchemico, dal basso verso l’alto e viceversa. Rappresenta la nascita, Shen che dall’alto va verso il basso, verso Jing e la vita, dal basso verso l’alto, Jing che va verso Shen. Sono quindi le due direzioni della vita: dalla nascita, passando per la vita quotidiana, con le trasformazioni alchemiche tra Jing e Shen.
Il concetto simbolico dello Shao yin è asse principale del corpo e capacità di avere una centratura, di essere retti internamente.
Shao yin è quindi il perno dello Yin, la profondità, il femminile.
JUE YIN
Meridiani di Pericardio (Shou Jue yin) e fegato (Zu Jue yin)
L’ultimo livello dello Yin, per alcuni l’intermedio. “Jue” vuol dire terminale, come un rivolo di acqua che arriva alla fine di un corso di acqua. Fine che però sappiamo essere anche un inizio, nella Medicina Cinese e quindi la fine di questo rivolo è il preludio ad un nuovo inizio e quindi Jue yin è la parte terminale dello Yin.
Essendo Yin l’aspetto femminile, è anche l’estremo aspetto di questa caratteristica: il mettersi a servizio. Jue Yin infatti è un servomeccanismo, fa si che le cose funzionino e infatti ci troviamo il fegato, che fa scorrere, in primo luogo le emozioni. Si dice poi che il fegato stocca il sangue, cioè lo fa scorrere dove serve; armonizza le emozioni, tutto ciò che è Yin affinché anche lo Yang, i movimenti del corpo, siano fluidi. Infatti il tipo legno, facendo riferimento a fegato e vescica biliare, è un tipo che si muove a scatti, perché ha pregi e difetti dell’aspetto legno: nel pregio vediamo la fluidità, nel difetto vediamo il muoversi a scatti, “gli intoppi”.
Viceversa il pericardio, o ministro del cuore, che è a servizio del cuore, fa sì che il cuore possa compiere il suo mandato. Il suo servizio massimo è sacrificarsi perché il cuore possa assolvere al suo mandato.
Entrambi questi meridiani, quindi, svolgono un ruolo di facilitazione.
L’asse Jue yin avrà a che vedere quindi con l’essere bravi servitori, non sempre, ma quando serve.
Parole chiave: termine, fine del percorso, servitore.
Per quanto riguarda le differenze di progressione nelle varie interpretazioni: quella che si associa alle sindromi in MTC è quella Tai yang, Shao yang, Yang ming, Tai yin, Shao yin, Jue yin. Nel Su wen però Shao yin e Jue yin sono invertiti, perché fa un’organizzazione anatomica, ci dice come funziona il corpo e mette Shao yin in fondo perché è l’asse strutturale e quindi più profondo. Nel Su wen si parla di una patologia che si sviluppa in 6 giorni, ma in realtà il riferimento è sempre anatomico e infatti se vediamo i meridiani, i Jue yin, il fegato e il ministro del cuore, si trovano in una zona intermedia rispetto al livello Shao yin, che è più terminale, più interno nella localizzazione (il meridiano di rene che passa sull’addome, nella parte più profonda e più interna della coscia e nella colonna; il meridiano di cuore, che passa nella parte ulnare che si trova verso lo Yang, la fine dello Yin che si prepara all’inizio del nuovo Yang). Quindi, anatomicamente, i livelli seguono quello che dice il Su Wen, non quello che dice lo Shang Han Lun, che invece è un testo che nasce per parlarci come difenderci dalle malattie da freddo e ci dice quindi che il freddo attacca prima lo strato superficiale, Tai yang, ma poi ci servirà un’energia forte per combattere questo patogeno, che si troverà nello Yang ming, ecco perché questo livello è messo al secondo posto. D’altra parte, se vediamo la sequenza dei meridiani vediamo che viene prima il polmone, che è si Tai yin, ma come organo è quello più esterno, deputato alle difese, ma quello che interviene subito dopo è il grosso intestino, che è Yang ming.
Slide. Schema dei 6 livelli energetici. Sulla destra, dove c’è scritto “movimento” avete le parole chiave di cui parlavamo prima. Possono variare a seconda delle varie interpretazioni, l’importante è capire cosa stiamo cercando di dirci in quel particolare contesto.
Il livello Yang ming, nella colonna Xue/Qi, indica che sangue e Qi sono della stessa quantità, mentre in quasi tutti gli altri livelli c’è più Qi che sangue e nel Tai yang e Jue yin c’è più sangue che Qi. Nella pratica, questo serve a capire se un problema è più strutturale o più funzionale: dove il problema riguarda più la funzione, riguarda il Qi, ad esempio una digestione lenta che indica che non si ha abbastanza Qi o Yang per digerire; dove il problema è strutturale, ad esempio una gastrite atrofica, una mucosa gastrica che non funziona come dovrebbe, la cosa riguarda più il sangue. Potremmo quindi anche scegliere di trattare, in questo modo, un livello piuttosto che un altro a seconda che contenga più sangue (problema strutturale) o più qi (problema funzionale).
La colonna del fattore patogeno: i fattori patogeni sono 6. Sul blog NominaOmina.org troverete il significato simbolico del numero 6. Quando i Cinesi parlano del 6, parlano di ciò che si sviluppa in tutte le direzioni e, nel nostro rapporto con l’esterno, di tutto quello che viene dall’esterno. Infatti nello Shang Han lun i 6 livelli sono associati a come rispondiamo ad un patogeno che viene dall’esterno. Anche l’ I Ching è organizzato per esagrammi. Al Tai yang quindi corrisponderà il fattore patogeno freddo e infatti il fattore patogeno che lo attacca, secondo la filosofia taoista, è il vento freddo. Shao yang è collegato al fuoco estivo. Yang ming alla secchezza. Tai yin all’umido. Shao yin al calore. Jue yin al vento. Quello che è calore nei livelli Yin è fuoco nei livelli Yang.
Quindi, un particolare tipo di patogeno attaccherà uno di questi livelli a seconda di dove risuona.
La colonna radice/nodo indica un modo di trattare l’asse, modo della Scuola francese di indicare il livello energetico. Asse, perché in questo aspetto, dove uno rappresenta la cerniera, uno la chiusura, uno l’apertura, uno il servitore, quando troviamo in una persona un problema che riguarda quel tipo di simbolo, è come se esprimesse una direzione in cui si sta muovendo. Quindi l’asse di base sarà Shao yin, ma anche Tai yin è un asse, l’asse della madre, che va orizzontale. Quindi sono degli assi interni che significano anche avere una dirittura e quando vengono alterati, la persona ha anche un aspetto di disequilibrio complessivo. Un modo di riequilibrare secondo quel particolare asse/livello quell’individuo, è trattare questi punti associati, chiamati “radice/nodo”.
Un altro tipo di trattamento viene fatto attraverso i punti Shu e Luo.
Riferimenti sui 6 livelli energetici li potete trovare anche su un articolo della rivista La Mandorla del sito www.agopuntura.org (riportato nelle slide)
Domanda: perché per alcuni il cardine è shao e invece per altri è Jue yin?
Risposta: dobbiamo sempre ricordare che stiamo facendo una traduzione dal cinese quindi per me cardine si associa più al livello Shao perché il cardine nello Yang è quello che permette di fare il movimento, come dire il cardine della porta, grazie al quale la porta si muove. Il cardine dello Yin è la sua struttura, la sua anima, il legno che le dà la struttura, indipendentemente dal fatto che stia all’ultimo posto o in mezzo. E’ chiaro che nella visione della sequenza che solitamente si dà, viene posto in mezzo. Al livello Jue yin non associo la parola “cardine” perché in realtà anche nel momento in cui lo consideriamo intermedio, c’è sempre l’idea del facilitatore che dicevamo prima.
Domanda: il concetto dei livelli energetici ci serve per la lettura dei polsi?
Risposta: tutto serve per la lettura dei polsi. C’è chi lavora più sui livelli col polso, chi su organi e visceri, chi sui meridiani, tutto può servire per la lettura dei polsi.
Domanda: come e quando si usano le costituzioni sui 6 livelli?
Risposta: si usano con il discorso degli assi e legati a questi aspetti simbolici. Una cosa che usiamo molto spesso, ad esempio, è l’asse Jue yin che dal punto di vista clinico si esprime con svenimenti estivi da ipotensione, e pensiamo al meridiano di fegato che arriva fino a GV20, e con l’alluce valgo. Lo svenimento è un crollo sull’asse principale del corpo; l’alluce valgo devia dall’asse ed è il dito principale per il mantenimento della postura.
Per quanto riguarda l’uso sulle 5 costituzioni, possiamo dire che in Medicina Cinese possiamo scegliere di trattare qualcosa utilizzando tutto quello che conosciamo. Dobbiamo cercare di non mischiare troppo le cose. Quindi, costituzioni sui 6 livelli? Si, ci possiamo chiedere di che costituzione è l’individuo se ci saltano all’occhio durante l’analisi e la valutazione energetica, quelle parole chiave, quegli indici che fanno capo a quel livello.
Da un punto di vista simbolico, il fatto che le costituzioni siano 5 e i livelli 6, ci può aiutare, ma dal punto di vista clinico devo scegliere di usare il metodo che risuona di più con quello che faccio io, quello che è più facile associare a quell’individuo osservandolo.
Domanda: è interessante che il freddo, patogeno Yin, sia l’estremo in alto e il vento, patogeno Yang, sia , l’estremo inferiore.
Risposta: si, secondo l’associazione coi livelli ma teniamo presente che il vento, per la visione taoista, è ciò che porta tutti i patogeni.
Domanda: è un caso che i livelli Yang siano rispetto al Du mai che riassume le funzioni Yang, il Tai yang più vicino e lo Yang ming più esterno e invece l’opposto avvenga per il Ren mai, con Shao yin più vicino e così via? Quindi il Su Wen ripercorre l’andamento dei livelli secondo l’anatomia più vicina al massimo dello Yang che è il Du mai e approfondendoci verso il massimo dello Yin, che è Ren mai?
Risposta: Sì, l’andamento anatomico è quello e i due estremi dello yang e dello yin sono GV e CV. La Medicina Cinese è diversa a seconda di come la guardi. Nella ricchezza delle Scuole che si sono succedute non c’è una verità assoluta. I Classici molto spesso ci indicano una modalità di vedere le cose. Ad esempio, se ci dicono di trattare il punto 1 di polmone, non perché si deve usare specificatamente quel punto, ma perché quel punto rappresenta un certo meccanismo in quella specifica visione della realtà, perciò dobbiamo capire quel punto di vista e capirne poi il meccanismo