Le Fasi della Vita
A seguito di una discussione in cui si parlava di alcune caratteristiche delle tipologie individuali in medicina cinese, mi sono tornate in mente alcune interessanti osservazioni che avevo sentito dal Prof. Di Stanislao in merito alle fasi della vita, e vorrei condividerle.
Per tutti coloro che leggono questo post e non hanno familiarità con le tipologie e i 5 movimenti, rimando alla lettura dei relativi articoli (Acqua, Legno, Fuoco, Terra , Metallo)
L’ACQUA è il bambino appena nato: ha una forte spinta individuale, vuole tutto per sè, prende il nutrimento dagli altri, in particolare dalla mamma. Per quanto sembri sicuro di sè è estremamente bisognoso, si definisce sulla base degli altri. Il suo obiettivo è ESSERE. La sua caratteristica è anche la sfida che nella vita deve vincere un tipo acqua: essere definito come persona, essere se stesso, essere una persona e non un personaggio, una maschera mutevole o qualcuno che si definisce solo in base al ruolo che ricopre nella società, a ciò che gli altri sanno di lui. Il tipo acqua ha il dono più prezioso (e più rischioso): essere come l’acqua, mutevole, fluida, capace di abbracciare tutto, nutrire e distruggere, ma purtroppo raramente cristallina. Essere come l’acqua è l’obiettivo del saggio, secondo il Dao De Jing.
Il LEGNO è il bambino che comincia a muovere i primi passi: vuole essere indipendente, vuole giocare e non si ferma mai. Non vuole che il papà gli imponga delle regole, non vuole essere fermato. Il suo obiettivo è CRESCERE. La sfida che deve vincere un tipo legno è la stessa: crescere, prendersi delle responsabilità, smetterla di pensare di poter fare centomila cose senza essere mai definito nei propri progetti, prendere una strada.
Il FUOCO è il giovane che si fa strada nella società e definisce il proprio ruolo rispetto agli altri. Vuole affermare la propria identità ed espanderla, definire in cosa egli è differente dagli altri. Il suo obiettivo è REALIZZARSI. Il tipo fuoco dovrà riuscire, nella vita, a ritagliarsi un ruolo e portare a termine la costruzione della propria identità, ad essere nella vita ciò che è scritto nel proprio mandato, realizzarsi come individuo nel mondo.
La TERRA è l’adulto che ha avuto esperienza del mondo; ha visto, conosciuto e viaggiato e ora vorrebbe fermarsi. Ha imparato a distinguere le cose, ad analizzarle, ha definito il proprio ruolo nella società, è diventato “un uomo di mondo”, ma è il momento per lui di diventare “uomo nel mondo”, cioè di superare la sola materialità. Il suo obiettivo è CAMBIARE. Il tipo terra ha l’arduo compito di non fermarsi, di non essere sempre uguale a se stesso, di essere in grado, non con la sola ragione, di vivere e poter essere una persona nuova ogni giorno, di abbandonare le vecchie abitudini ed evolvere lentamente ma inesorabilmente il proprio sè.
Il METALLO è l’anziano, che ha vissuto una vita piena e si prepara ad accogliere la morte, la realizzazione più grande. L’anziano è calmo e posato, pondera le sue azioni ma alle volte è testardo come un bimbo, i dettagli diventano per lui importantissimi e rischia di restare attaccato a tutto: alle persone, perchè non vuole essere abbandonato, e alle cose, perchè gli ricordano ciò che non è più. Il suo obiettivo è INCONTRARSI. Il tipo metallo deve raccogliere tutto ciò che le trasformazioni della terra hanno prodotto in modo da poter ridefinire davvero la propria identità non più come uomo ma come parte del Dao. La sua sfida è superare l’apparente separazione tra le centomila cose del mondo e la realtà ultima, indescrivibile. Il metallo, ultimo giudice della vita umana, decide se il curriculum di quell’uomo nel mondo sarà compiuto, permettendogli di entrare nella morte.