Breve panoramica su diversi approcci in medicina cinese
La medicina cinese è un sistema ampio e variegato di conoscenze mediche sviluppatesi nell’arco di millenni e all’interno di diverse scuole e impostazioni. Ciò che è giunto ai giorni nostri ci permette di ricostruire solo una parte dell’esperienza medica cinese, eppure già questo è fonte inesauribile di conoscenza. Attualmente il modello più conosciuto ed applicato nell’ambito della medicina cinese è la MTC (Medicina Tradizionale Cinese) che consiste in un complesso di insegnamenti sistematizzato intorno agli anni ’50 per volere di Mao Zedong. Ricordiamo però che ci sono altri modelli molto più antichi è complessi, quali quello dell’Accademia Imperiale (periodo Song) e la Medicina Classica Cinese (abbrev. MCC, Periodo Han). Esistono inoltre molti altri modelli poco conosciuti o del tutto ignoti, come la Scuola della Tartaruga Meravigliosa.
Ciò che accomuna queste diverse scuole è una visione della fisiologia (e patologia) dell’organismo umano in cui si considerano le diverse forme di energia coinvolte, la loro strutturazione nell’individuo, le loro relazioni e i loro percorsi, i loro significati in ambito terapeutico. Nella diagnosi energetica si prendono in considerazione una gran quantità di sintomi e segni (così come in medicina occidentale) e da essi, attraverso un procedimento logico di tipo analogico (e non prettamente causale, come nella medicina scientifica) e possibilmente intuitivo si valuta la condizione energetica dell’individuo e le possibili soluzioni terapeutiche, che vengono messe in atto con differenti mezzi ed approcci: attraverso l’uso di mezzi esterni (aghi, moxa, coppette) o interni (preparati farmacologici naturali); attraverso un’azione energetica diretta sull’individuo (massaggio). Lo scopo è ristabilire un equilibrio energetico adeguato, e possibilmente di “indicare una via” di autoguarigione dell’organismo. Da non dimenticare, inoltre, l’importanza nel percorso terapeutico di tutto ciò che l’individuo può fare attivamente e autonomamente (sotto una guida preparata) per raggiungere/mantenere il proprio stato di salute (dieta, Qi Gong).I vari approcci terapeutici esterni all’individuo hanno in genere come oggetto specifici obiettivi energetici:
Organi e Visceri: sono strutture energetiche le cui funzioni corrispondono talvolta e in parte alle funzioni degli organi in medicina scientifica. Ad esempio il Polmone (Fei) in medicina cinese si occupa della raccolta dell’energia del Cielo (Tian Qi) e lo fa attraverso la respirazione. Tuttavia è anche sede di uno spirito (il Po), si occupa della diffusione dell’energia e in particolare della Wei Qi (un tipo di energia), è associato alla pelle, abbassa alcuni tipi di liquidi verso il Rene (Shen), ecc.
Meridiani: sono percorsi preferenziali delle energie (ve ne sono di diversi tipi) all’interno dell’organismo, a vari livelli di profondità e con differenti estensioni. Il sistema dei meridiani energetici è paragonato ad un sistema di irrigazione e i meridiani stessi sono indicati spesso come canali. Ognuno di essi presiede a particolari funzioni e proprietà.
Punti: nel sistema dei canali i punti sono come piccole dighe o zone di accumulo. Punto (Xue) in cinese sta ad indicare una grotta, una cavità, ed effettivamente molti punti di agopuntura corrispondono a zone in cui “c’è meno materia” nel corpo (es. perforazioni della fascia superficiale). Si può pensare anche che il sistema dei punti e dei meridiani corrisponda ad una implicita dualità di manifestazione dell’energia, come avviene per la luce, che può essere considerata ondulatoria o corpuscolare.
Ogni modello medico sopra citato (MTC, Accademia Imperiale, MCC) attribuisce una rilevanza diversa a organi, meridiani e punti e conserva una propria interpretazione della loro lettura in chiave energetica, coerente all’interno del proprio sistema di conoscenze e a volte non comparabile con l’impostazione delle altre. Si può dire che per principio ogni modello medico va seguito in maniera esclusiva poiché costituisce un insieme coerente e a sé stante atto ad interpretare l’intero arco di quadri clinici possibili. Tuttavia, acquisita dimestichezza con i diversi approcci, alcune “combinazioni” tra modelli posso essere attuate. È altresì vero che alcuni modelli possono adattarsi meglio ad alcune patologie, pertanto sta alla conoscenza e dimestichezza del terapeuta scegliere l’approccio migliore, anche in base alle sue caratteristiche e convizioni personali.